Vladimiro Bibolotti: "il cambio di paradigma sugli UFO è finalmente in atto"

Se c’è una organizzazione che negli anni, anzi nei decenni, si è guadagnata la stima e il rispetto sia dei media, ma pure degli apparati governatavi italiani e stranieri, questa è il Cun (Centro Ufologico Nazionale). Il merito maggiore va a Roberto Pinotti, oggi presidente sia del Cun che dell’Icer (International Coalition for Extraterrestrial Research), autore di decine di libri sul tema, pubblicati anche in svariate lingue, ormai “storico” fondatore del Cun, autore di migliaia di articoli, infaticabile ricercatore e relatore nei convegni internazionali sui temi ufologici. Ma il riconoscimento va indirizzato anche a tutti i collaboratori del Cun che negli anni si sono succeduti, tra i quali Vladimiro Bibolotti, giornalista e scrittore, presidente emerito del Cun e referente italiano dell’Icer, anch’egli studioso e divulgatore del fenomeno ufologico da decenni che abbiamo interpellato riguardo l’impressione che tutti coloro che si occupano di tematiche ufologiche stanno avendo: una accelerazione delle rivelazioni, soprattutto degli apparati governativi, militari e scientifici statunitensi, ma non solo, a cui a ruota sembrano seguire altrettante uscite pubbliche da parte di “rivelatori” accreditati. L’occasione è anche data da due importanti passaggi televisivi, sulle reti nazionali, il primo programmato per sabato 19 novembre, in onda in seconda serata: un dossier Tg2 recentemente realizzato con il Cun da Giorgio Pacifici, giornalista e responsabile della redazione scienza del Tg2. A seguire, programmato per domenica 20 novembre, sempre in seconda serata, lo Speciale Tg1 di oltre un’ora realizzato dalla giornalista Elisabetta Mirarchi.


Vladimiro Bibolotti, da studioso del fenomeno Ufo da molti anni, ci vuole spiegare cosa sta succedendo? Perché tutto questo fermento internazionale e questa attenzione anche da parte dei media?


L’argomento Ufo (Unidenfied Flying Object), ora ribattezzato Uap cioè Unidentified Aerospace Phenomena è tornato prepotentemente di attualità in questi anni. In passato era argomento di cronaca rosa o riempitivo di rubriche nei media, usato anche come strumento di scherno, oggi  l’argomento Ufo/Uap trova una connotazione differente, affrontato adesso in maniera più consona seria e più rigorosa. Citando il filosofo Schopenhauer la sua legge sulla verità e le idee innovative che ne prevedevano il passaggio in tre stadi. La prima: venivano ridicolizzate, la seconda: venivano violentemente contestate, la terza: venivano accettate dandole come evidenti. Proprio come per gli Ufo. Ridicolizzati sia gli oggetti che i testimoni, poi censurati e stigmatizzati, adesso presentati come fenomeno meritevole di interesse. Stiamo assistendo infatti a questo passaggio finale o cambio di paradigma, lento ma che sembra ormai inarrestabile. Infatti da quando il 17 dicembre del 2017 sui quotidiani statunitensi fu pubblicata la notizia che era in essere un programma segreto di monitoraggio sugli Ufo, l’ Advanced Aerospace Threat Identification Program (Aatip) gestito dal Pentagono e diretto da Luis Elizondo, la stagnazione di notizie ufologiche che stava caratterizzando quel periodo, si interruppe immediatamente riportando in auge l’argomento su scala planetaria. Improvvisamente i quotidiani d tutto il mondo riprendevano le notizie del New York Times o Washington Post o le interviste televisive in onda sulla Cbs o Cnn presentando addirittura i tre video  autenticati dal DoD il Dipartimento della Difesa Usa. Tutto questo accompagnato dai clamorosi commenti di fonte ufficiale, come quelli rilasciati dalla Us Navy che dichiaravano come autentiche le spettacolari riprese fatte dai piloti del caccia F18 imbarcati sulla portaerei Nimitz, di Ufo che evoluivano o si immergevano in acqua , con manovre impossibili per il fisico umano. E chi cercava di giustificare l’ipotesi di prototipi ultra segreti o velivoli spia veniva smentito sia per le caratteristiche dirompenti di tali oggetti,  sia perchè le stesse forme e tipologie erano già presenti dalla fine degli anno ’40 del secolo scorso”.


E per quanto riguarda il nostro Paese? Stiamo assistendo pure noi a un riconoscimento ufficiale di “riflesso” della fenomenologia ufologica?


In Italia abbiamo avuto il privilegio di poter ospitare il protagonista che ha  provocato questo disclosure, Luis Elizondo, ultimo direttore del Pentagono per il progetto Aatip, dove alla domanda di un noto giornalista sulla realtà e provenienza del fenomeno, rispose che l’unica certezza che si potesse affermare è che tali oggetti non sono costruiti da nessuna nazione della Terra. Proprio come aveva affermato nel lontano 1952 il presidente Truman a proposito del famoso sorvolo di oggetti sconosciuti simili a dischi, sopra Capitol Hill a Washington che provocarono stupore e panico tra i cittadini americani, sostenendo che se questi dischi volanti se esistessero, non li costruiva nessuna nazione del pianeta. Dopo quasi 70 anni il 25 giugno del 2021 a seguito del documento rilasciato dal Pentagono, questi oggetti sconosciuti vengono riconosciuti come reali, una data è storica perché da quel momento viene affermata la realtà degli Ufo/Uap”.


Un ruolo decisivo lo ha avuto il Congresso degli Stati Uniti, che nonostante una gravissima crisi politica identitaria, ha trovato un percorso per una attività bipartisan  (democratici e repubblicani) in merito ad un fenomeno che riguarda la sicurezza nazionale e che pertanto ha costretto a legiferare  processi di verifica di indagine di relazioni semestrali al  Congresso, sulle attività di ricerca delle varie agenzie di Intelligence e militari riguardo all’attività Ufo. I parlamentari  sostenendo il primato della politica come il bisogno di informazione per i cittadini americani previsto dalla costituzione su un argomento così importante, chiedendo dove possibile la fine dello stigma  e del segreto. Tutto questo ha creato una imprevista tempesta, come  la audizione della Commissione ristretta del Congresso la  Hearing on Capitol Hill about Unexplained Aerial Phenomena del 9 giugno scorso. Tale processo ha portato anche a scesa in campo non solo di chi segretamente continuava il monitoraggio di tali oggetti, ma delle Università e adesso anche la Nasa. Per citare le più note Harvard University Dip. Astrofisica con il Prof. Avi Loeb che ha realizzato il “Galileo Project” per studiare scientificamente i dati registrati dai militari; la Stanford University Prof. Garry Nolan Dip. Bio-Tech and Analyzing Anomalous Materials  con la sua ricerca sugli effetti fisici e danni subiti sui piloti che si sono avvicinati troppo a tali oggetti; la Michigan University “Ufo: Scanning the Skies Teach Out”; In Uk presso University of Edinburgh: Prof. Charles Cockell “Astrobiology and Extraterrestrial Life. Anche in Italia ci sono stati momenti di ricerca nelle Università, di grande rilievo ma per ora limitati: presso l’Università di Tor Vergata a Roma, l’Università di Urbino e quella di Ancona”.


Grande suggestione ha poi destato la notizia dell’interesse della Nasa nel partecipare ad una ricerca scientifica su oltre 400 casi di avvistamento di Ufo dove è stata inserita nel team anche una scienziata italiana, l’astrofisica italiana Federica Bianco. Da ultimo anche le conferme di attività simili dall’agenzia spaziale russa Rosskosmos. Comunque nel nostro Paese un cambio di paradigma è avvenuto se pensiamo che Repubblica ha dedicato nella edizione domenicale  del 1 ottobre 2020, le tre pagine centrali del giornale con lo strillo in prima pagina a colori, “il ritorno degli UFO”, così come il Corriere della Sera con la pagina supplemento “La Lettura” di domenica 21 agosto 2022 sui rapporti della Nostra Aeronautica militare pubblicati (primi al mondo) in Internet sul sito istituzionale dal 2001. Da ultimo l’articolo pubblicato dal quotidiano Avvenire con l’intervista fatta dalla moglie al grande Sergio Zavoli che citava le testimonianze di personaggi da lui intervistati del calibro di Wernher Von Braun e l’astronauta Neil Amstrong, testimoni entrambi di clamorosi avvistamenti Ufo da loro confermati come autentici. Potremmo dire che questi due ultimi anni hanno visto gettare le fondamenta per un nuovo percorso di ricerca e consapevolezza delle complessa realtà del fenomeno verso gli oggetti volanti soprattutto quelli reputati “non umani”, come dichiarato recentemente proprio dal Congresso USA per differenziare l’ipotesi di oggetti tecnologici segreti costruiti da qualche potenza avversaria. Quindi appare sempre più probabile che ci si stia preparando alla notizia dopo la ufficializzazione della realtà Ufo, segnata come punto di non ritorno, prossima anche la presa d’atto della natura non terrestre o meglio extraterrestre degli Ufo/Uap o come magari verranno richiamati in un futuro  e che già sempre da fonti governative viene suggerito ed auspicato l’uso del termine come Aerospace-Undersea Phenomena Joint Program Office (Uap Jpo) e che non dovrebbe tardare a venire. Noi rimaniamo in attesa”.


Articolo scritto da Pierangelo Garzia (scrittore scientifico e responsabile ufficio stampa di Auxologico Irccs)


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