L'ipotesi ultraterrestre di Harold Puthoff

Il dottor Harold Puthoff, uno scienziato che si è dedicato alla scoperta della verità sul fenomeno UFO, ha pubblicato un articolo teorico su The Journal of Cosmology, che tratta di chi potrebbero essere questi misteriosi "visitatori".

Il dottor Harold Puthoff ha lavorato per anni sulla questione del fenomeno UFO, inclusa l'analisi dei detriti provenienti da presunti incidenti di questi oggetti. Per lui esiste un fenomeno non identificato che interagisce con l'attuale popolazione umana sulla Terra e, secondo lui, non è noto se il fenomeno sia esclusivamente alieno, extradimensionale, cripto-terrestre, viaggiatore nel tempo, ecc., oppure una qualche combinazione o mutazione di alcuni o tutti.

Tuttavia, sembra altamente probabile che il fenomeno stesso non sia composto esclusivamente da membri dell'attuale popolazione umana. Sulla base di quanto sopra, Puthoff critica e analizza ciascuna delle ipotesi, dando maggior credito a quella che dà il titolo al suo articolo: che gli UFO potrebbero essere presidiati da esseri dimensionali. Questo termine indica culture isolate e segrete sul nostro pianeta. Ad esempio, una società estremamente antica con alta tecnologia (Atlantide?) o "dei" (alieni) che sono rimasti intrappolati qui da tempo immemorabile.

Come possibili firme di una presenza extraterrestre, l'autore sottolinea che la densità di avvistamenti di UFO nel corso di decenni, se non secoli, potrebbe implicare una fonte locale piuttosto che esterna. Inoltre, l'idea extraterrestre potrebbe essere stata iniettata appositamente per distogliere l'attenzione dal vero equipaggio e dai suoi rifugi sotto terra, montagne e mari. Allo stesso modo, i messaggi ricevuti da contattati o rapiti che parlano di attenzione per l'ambiente e avvertimenti su un cataclisma nucleare sarebbero argomenti ragionevoli possibili per una società situata nello stesso luogo ma isolata sulla Terra.



PAURA DELLA CONVIVENZA

L'esistenza segreta di questi ultraterrestri co-localizzati con la nostra civiltà sarebbe giustificata principalmente da una paura generalizzata dello sfruttamento, persino dell'annientamento, a causa delle vulnerabilità, nonostante possiedano determinati livelli di superiorità tecnologica. Temerebbero anche l'assimilazione e la conseguente perdita di cultura, religione, costumi, mescolanze genetiche incontrollate; cioè uno shock culturale.

Ma la paura deve esistere anche da parte nostra. Puthoff, infatti, trova terrificante l'ipotesi che sostiene, dal momento che “loro” sarebbero stati tra noi – sotto il nostro naso e senza che ce ne rendessimo conto – per tutto questo tempo. Al contrario, le visite extraterrestri, essendo probabilmente più strane e imperscrutabili, potrebbero essere “più sicure”. Anche così, l'autore conclude che l'ultraterrestre non annulla l'extraterrestre, poiché entrambe le possibilità potrebbero verificarsi contemporaneamente o essere correlate l'una all'altra.


MODELLI ALIENI

Il documento originale, in lingua inglese e pubblicato su The Journal of Cosmology, è consultabile QUI.


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