Ecco chi è l'autore del documento sui danni fisiologici da UFO

Sta creando scalpore la notizia della fuoriuscita, tramite il FOIA americano, di circa 1.500 pagine della DIA (Defense Intelligence Agency), ottenuti dopo una battaglia legale di quattro anni da parte della testata giornalistica britannica The Sun, in cui si confermano (ancora di più) le problematiche serie e gravi alla salute umana dopo un incontro ravvicinato con un UFO e le anomalie annesse (come ad esempio "abduction", gravidanze sconosciute, poltergeist e altri fenomeni cosiddetti "paranormali").

Secondo alcuni scettici, si tratta perlopiù di casi estrapolati dal National Enquirer, un noto tabloid che non pecca sicuramente di attendibilità.

Il documento in questione dal titolo "Anomalous Acute and Subacute Field Effects on Human and Biological Tissues", non fa però riferimento affatto a tale tabloid. Al momento non sono stati resi noti dal The Sun tutti i documenti ricevuti.

Il documento DIA, che è composto di 38 pagine, è sorprendentemente simile, se non identico, a un altro file stilato nel mese di maggio 2009.

L'unica differenza rispetto al documento della DIA è che, oltre a variare di poco il titolo che anziché Anomalous Acute and Subacute Field Effects on Human and Biological Tissues risulta essere Clinical Medical Acute and Subacute Field Effects on Human Dermal and Neurological Tissues, il nome dell'autore non è affatto censurato, un fattore questo importante e determinante che elimina di fatto tutte le dietrologie e i dubbi su chi abbia scritto il testo.

Si tratta di Christopher Green, professore di neuroimaging forense nei dipartimenti di radiologia diagnostica e psichiatria e neuroscienze comportamentali presso il Detroit Medical Center e la Wayne State School of Medicine, nonché ex agente della CIA.

Inoltre il professor Green negli ultimi circa 20 anni è stato molto attivo nello studio delle ferite subite da persone che hanno vissuto esperienze anomale ed eventi di incontri ravvicinati durante le operazioni militari e tale documento ne è una prova concreta.


Antonio De Comite





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